domenica 14 febbraio 2016

Le perle di Loredana#5 – Maria Rosaria Selo - La logica del gambero

LoreGasp

La rete di pesca delle perle ha tirato su un titolo che ricorda molto il mare, per quanto non se ne sfiori neanche il nome da lontano…le vicende ci portano in un borgo medievale fuori Napoli, Montoscuro, affacciato su un lago e battuto da una nevicata senza precedenti. Un’ambientazione particolare, se si parla della Campania, che è indissolubilmente legata a immagini di mare, il Golfo di Napoli, la costiera Amalfitana, le isole. Tuttavia, ho imparato a notare che questa terra è piena di sorprese. Si tratta de La logica del gambero, di Maria Rosaria Selo, edito da una casa editrice giovane e svelta di Villaricca, sempre in provincia di Napoli, di nome Cento Autori. Se volete dare un’occhiata al suo catalogo, molto particolare, tuffatevi in questo link. L’autrice stessa è napoletana: una perla a tutto tondo, non c’è che dire.

In questa ambientazione particolare, un piccolo borgo medievale arroccato in alto, bloccato da una nevicata senza precedenti, si muovono alcuni personaggi, tra cui un prete, Fabio Corbara, e alcuni dei suoi amici d’infanzia sopravvissuti ad una serie di vicende anche tragiche. L’occasione per ritrovarsi è triste, la morte del fratello Guido e la smobilitazione inevitabile della sua casa. Tutto sembra esaurirsi in una semplice visita di ricordo, ma niente va così semplice e liscio. Mentre Fabio Corbara, accompagnato dall’amico Francesco, si avvia nel suo viaggio doloroso, una comitiva di giovani intraprende lo stesso percorso per Montoscuro per motivi più allegri. Uno dei motivi di lustro del piccolissimo centro è un ristorante, famoso per la cucina casalinga molto curata, per quanto semplice.
 
Gli studenti Tommaso e Beatrice sono le persone del gruppo su cui ci soffermiamo; il primo è un giovane ombroso, e brillante nei suoi studi, mentre la seconda cerca di sperimentare su di lui le sue tecniche di seduzione ancora un po’ acerbe. La serata dovrebbe esaurirsi in una cena in compagnia, con qualche epilogo romantico e appartato, ma l’improvvisa e inaspettata nevicata di cui si parlava all’inizio, scombina tutti i programmi. Tommaso e Beatrice sono costretti a fermarsi per la notte, con molta difficoltà e apprensione per l’imprevisto. Tutto potrebbe andare a posto il mattino dopo, quando si ritorna a Napoli e alla vita normale. Potrebbe, ma non capita: Beatrice sparisce improvvisamente durante la notte. L’evento, già di per sé piuttosto traumatico per Tommaso, innesca una reazione a catena fortissima, che fa emergere una vicenda del passato che lega molto strettamente Fabio ai suoi amici e ad altre figure del borgo. Inizia un vero e proprio incubo, per entrambi i personaggi, che saranno costretti a condividere, da cui il giovane prete riuscirà ad uscire muovendosi nella memoria come un gambero, andando all’indietro per procedere.

Le persone e le vicende passate sono fantasmi inquieti che però aiutano a risolvere l’enigma presente e a ritrovare la pace, anche se prima è necessario passare attraverso il risveglio di tante emozioni forti e negative, rimaste sopite in fondo agli animi. Il finale è aperto e dolce amaro, come scoprirete leggendo questo mistery svelto, cinematografico. L’autrice è anche sceneggiatrice di documentari e di cortometraggi televisivi, per cui trasferisce nel suo stile di scrittura la velocità di espressione del mezzo visivo: poche parole, frasi svelte cariche di sentimenti e sospensione. E’ molto brava nel creare suspence, nel non detto, nel lasciare immaginare. E’ uno dei motivi per cui non si riesce a lasciare tanto presto i suoi libri, come dimostrano anche i premi vinti con altri romanzi e racconti.


Leggete La logica del gambero quando volete mistero e brividi senza perdervi in complicatissime indagini o deduzioni geniali. Qui non servono CSI, i profiler di Quantico, o gli investigatori emozionali, in grado di identificarsi nella mente degli assassini grazie al dolore delle proprie ferite non curate. 
Aggiungete anche un po’ di nostalgia per i pensieri e le cose passate, per quello che avrebbe potuto essere e non è stato, per quello che avreste voluto non fosse mai accaduto, e un certo senso del soprannaturale, del bizzarro. Se avete fantasia e facilità di immaginazione, leggendo il libro noterete che questo si trasforma facilmente in un film, in cui voi siete gli attori in cammino vicino al protagonista Fabio.  

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