giovedì 31 dicembre 2015

Auguri!

...e ci siamo, ormai. Poche ore, e cambiamo cifra all'anno.
Non sono brava nel fare bilanci, se non a "stima", e nelle occasioni comandate come questa, mi sento sempre un po' ripetitiva e poco originale. Ci vuole davvero molto talento per scrivere un post originale di fine anno vecchio e inizio nuovo!

Per quanto riguarda le letture, nei consigli natalizi avevo già trovato il modo di fare un piccolo riassunto delle letture del 2015 che mi sono rimaste dentro e che sento di poter consigliare a cuor leggero, sapendo di indicare valore. 

Per il 2016 entrante, vale la stessa esortazione di sempre, che sta bene con tutto e non passa mai di moda: leggete, leggete, leggete, leggete, leggete, leggete. Tutto, tutto, tutto, tutto, tutto.
Soprattutto quello che maggiormente vi infastidisce o vi mette a disagio: c'è un angolo da smussare e scartavetrare, e vale la pena vederlo poi lucidato.

Bando agli indugi: andate alla vostra pila di libri in lettura e da leggere, in alto i calici o le tazze (da té e da caffè) e...BUON ANNO NUOVO!



domenica 27 dicembre 2015

LGS Challenge 2016#2 - Il verso della rana – Il vuoto incolmabile di un Amore non visto

LoreGasp



…Ho appena finito questo libro, Il verso della rana, di Viola Scotto Di Santolo, che mi ha stirato cervello e spirito. Mi ha innervosito, fatto male, commosso e anche divertito. E insegnato molto.

Leggiamo la vita di una ragazza nel suo stesso racconto, una liceale come tante. Apparentemente. Non c’è nulla di uguale alle “tante”, già dall’attacco della prima pagina, dove descrive il suo amato antagonista, dispensatore gentile della materia con cui la ragazza tenta di uccidersi con crudeltà ad ogni istante delle sue giornate vissute da prigioniera sotto tortura. La protagonista, di cui non sapremo mai il nome, è obesa. Si è trasformata nella caricatura di se stessa in seguito alla pressione di delusioni troppo forti da sopportare in un colpo solo, cui si è unito un vuoto d’amore senza fine, nella sua anima e nella sua famiglia.

sabato 26 dicembre 2015

LGS Challenge 2016 - LGS Challenge 2016#1 - Zia Antonia sapeva di menta – La guerra delicata di certa provincia italiana

LoreGasp

Seguendo i dettami della LGS Reading Challenge, il primo libro che ho deciso di leggere, con l’alimento nel titolo, stazionava sul mio tavolino di lettura da diversi mesi, senza protestare ogni volta che veniva sorpassato da qualcun altro.

E’ il primo libro di Andrea Vitali che leggo, pur avendolo visto letto e recensito in diversi punti della Blogosfera.

Quando ho chiuso il volume, ho subito pensato a Peppone e Don Camillo, per quanto non ci siano tracce di contrapposizioni tra laici e cattolici di alcun genere nella storia. L’atmosfera lenta e operosa di Bellano, paese in provincia di Lecco, le eterne dinamiche di “guerriglia” famigliare tipiche di qualunque aggregato umano, alcuni personaggi “testa di ponte”, che si fanno carico di dirimere e guidare i contrasti, mi hanno fatto pensare al mondo creato da Guareschi.

Come ho detto prima, siamo a Bellano. La zia Antonia del titolo è un’energica vecchietta profumata di menta, ospite della Casa di Riposo gestita con piglio militaresco-amoroso da una pragmatica e fortissima Suor Speranza. Un giorno, indispettita per una mancanza nella sua routine quotidiana, mette in campo un’energica protesta per richiamare l’attenzione e per fare in modo che venga ripristinata la normalità. Nel suo lettino, contornata dal suo profumo di menta, si stende a occhi chiusi e si rifiuta di mangiare.

venerdì 25 dicembre 2015

Dialoghi con l'Amanita#14 - Lo spirito natalizio, la Civetta e L’Amanita

LoreGasp e L'Amanita

(Ringraziamo Oscar Wilde per la sua partecipazione col De Profundis)

Lo spirito natalizio impazza.

Sì, be’, sicuramente non qua: ho tirato giù dallo scaffale Il ritratto di Dorian Gray e il De Profundis.

Cristina di Athenae Noctua: la Civetta del titolo sei tu.

Il tuo post su Dorian Gray mi ha solleticato. Ho apprezzato l’excursus sul movimento di fine ‘800, ma Wilde va ben oltre Dorian Gray, l’estetismo e il decadentismo. Wilde è profonda conoscenza dei Classici, connubio di vita e arte in bilico tra commedia e tragedia.

Ricordi, Loredana? È stato un amore in comune fin dal liceo, quando divoravamo qualsiasi libro ci capitasse fra le mani e ci prendevamo gioco praticamente di tutti (non che ora…). Wilde ci forniva parecchi spunti, già.

Credo siano passati quasi vent’anni dall’ultima volta che ho visto una sua commedia a teatro o letto qualcosa. L’arguzia intellettuale e l’immensità della sua anima mi travolgono ogni volta.

Curioso: anche al liceo il romanzo non mi ha detto molto, preferivo già altre opere. Le favole e il De Profundis sono parte di me.

La lettura dopo una malattia devastante ha altre risonanze. Ci sono pagine che tolgono il respiro sul dolore. Solo una grande anima può trovare la bellezza nel dolore.

giovedì 24 dicembre 2015

Dialoghi con l'Amanita#13 - Lo spirito natalizio, la Civetta e L’Amanita – PREFAZIONE

LoreGasp e L'Amanita

Volete sapere come nasce un dialogo?
Bene, che lo vogliate o no, ecco un assaggio.

21 dicembre 09:45 L’Amanita invia questa e mail:

Ciao, sto leggendo il De Profundis di Wilde... qualcosa si agita nello stomaco e Neurino-mio è stressato. C'è qualcosa... non lo so, forse nascerà un dialogo. 
Mi fa sorridere il fatto che tutti sfoggiano allegria natalizia ed io mi immergo nel de profundis. 
Benedizioni allegramente cogitabonde, ciao!

10:02 LoreGasp prontamente replica: 
Mi sembra che il De Profundis sia particolarmente adatto al periodo.
Chi l'ha detto che a Natale si debba per forza essere allegri?
Io non sono triste, ma andrei in letargo tutto il giorno. E ho sempre patito un po' il Natale e la sua frenesia indotta. Mi sembra che debba essere un momento più solitario, più con se stessi.
Mah.
Facciamone pure un dialogo...
Io voglio leggere l'Anticristo di Nietzsche, pensa un po' quanto sono natalizia...

Cosa c’entra la Civetta?

Non vi resta che attendere il vero post!

lunedì 21 dicembre 2015

Libri a Natale - I consigli non finiscono mai!

LoreGasp

…e dopo le colleghe, arrivo anch’io. Il mio consiglio sopra qualunque altro è: leggete, leggete, leggete, leggete, leggete, leggete, leggete. Bene. Cosa? Tutto. Libri. Giornali. Blog e articoli di siti significativi. Leggete per distrarvi, arrabbiarvi, acculturarvi, imparare, piangere, ridere, riflettere, cucinare, respirare, vivere. La lettura non è un’attività avulsa dal vivere, anzi, come qualcuno pensa. Se interpretata e utilizzata correttamente, aiuta a ribaltare la qualità della vita a partire dai propri pensieri, e questo è il risultato dell’esperimento diretto su pelle scoperta.

Tuttavia, permane ancora l’interrogativo: cosa leggiamo?

E ora parto con il mio elenco.

Mi aggancio a quanto detto in precedenza da Simona e Marzia, con due autrici molto forti e intense, ciascuno a suo modo. Valeria Amerano e i suoi libri. In pugno alle stelle, per capire un po’ più a fondo la propria saga familiare. Nuda proprietà, per cogliere quanto l’Amore sfugga a qualunque etichetta romantica e sia più forte e divertente di tutto, dell’età, della provenienza geografica, dei luoghi. Ne nomino solo due, altrimenti rifaccio in un colpo solo tutte le recensioni, che trovate nel Blog. Tanto, vi ritroverete a leggerli tutti, fidatevi.

Stefania Bertola e tutti i suoi romanzi. Se volete ridere e regalare risate che fanno anche riflettere, prendete un titolo dei suoi. Sono tutti grandiosi: ne prendete uno e poi leggete tutti gli altri. E’ la legge non scritta che vale anche per questa autrice, sì.

sabato 19 dicembre 2015

Un libro, un piacere! La terza serata, nella Capanna

La capanna più antica esistente al mondo, ovvero quella del Presepe. Martedì 15 dicembre scorso, presso Il piacere di creare a Giaveno, abbiamo preso parte al terzo appuntamento de Un libro, un piacere!, dedicato al Presepe. Insieme a Joram Gabbio, insegnante e scrittore pinerolese, ci siamo addentrati tra i personaggi della Capanna, partendo dai più trascurati e "umili" come i pastorelli, passando per i Re Magi e la stessa stella cometa.

Il nostro punto di partenza è sempre un libro: Alla capanna, di Joram Gabbio e sua moglie Stefania Raymondo, che hanno scritto e disegnato per la loro figlioletta Lucia, che è stata anche il primo motore d'ispirazione di questo lungo dialogo dolce che si snoda tra personaggi "famosi" e grandi, e tradizioni del tutto private e personali.

Partendo dalle statuine, Joram ha ricordato per ciascuna la loro storia, e la storia che ha immaginato ci fosse dietro ogni personaggio. Una storia immaginata, o derivante dalla sua vita di bambino o di volontario in Angola, impegnato ad aiutare e vivere in una cultura totalmente distante dalla sua di partenza. Ogni parola è una risposta alle domande immaginate della bimba che si affaccia su questa composizione ad occhi sgranati e chiede chi siano quelle figure.

giovedì 17 dicembre 2015

Leggere ... volare ... vivere!#9 - Sempre Natale, e sempre libri da regalare

SimoCoppero

...eccomi qui a esaudire la richiesta della mia collega di blog: consigliamo libri per i regali di Natale e facciamo un bilancio tra quelli letti, visti, collezionati durante l’anno.

Lo scorso gennaio ho deciso di aderire all’iniziativa Toglietemi tutto ma non i miei libri apparsa tra le pagine di Facebook, risultata carina e decisamente costruttiva. Sicuramente c’è chi concluderà l’anno con al suo attivo mille libri letti e inseriti nella pagina, ma io sono contenta del mio percorso che alla fine ha arricchito il mio bagaglio culturale e mi ha fatto incontrare scrittori stupendi anche di persona.

Ti consiglio un libro che mi è rimasto nel cuore? Uno???

Non è proprio possibile perché sono tanti. 

Comincio con quelli di Valeria Amerano, libri che hanno scolpito il mio cuore con emozioni pazzesche e sensazionali; Atti osceni in luogo privato di Marco Missiroli, per il tema e la sensibilità dell’argomento trattato; Solo bagaglio a mano di Gabriele Romagnoli che ha messo in risalto tutto quello di cui posso fare a meno di me stessa; quando ho scelto romanzi più distensivi, immediati, divertenti sono caduta su Alice Basso, Alessia Gazzola, Stefania Bertola, Luca Bianchini e non rinuncerei  a nessuno; ultimo ma non per importanza Donato Carrisi per chi ama il noir.

I libri e i racconti per i ragazzi non li elenco: tutti sono da consigliare, per arricchire, per imparare, per crescere, basterà girare nel blog per scegliere.


Mettete sotto l’albero un libro: la carta, le parole, l’inchiostro e la musica armoniosa che ognuno rilascia con i suoi racconti sono doni di cui non si può fare a meno e non se ne ha mai abbastanza.

lunedì 14 dicembre 2015

L’Amanita#65 - Amanita di Natale

L’Amanita

Chissà perché a fine anno si tende a “fare un bilancio”. La mia amica e socia Furiosa quest’anno ci ha pensato prima di me.

Ero immersa, felix et beata (con il latinorum dei Carmina Burana nelle orecchie, già), ne I pilastri della terra e la lettera di Loredana mi ha strappato via da Kingsbridge.

"Visto che ci avviciniamo a Natale, potremmo fare un post, come conversazione a tre, o semplicemente come post singolo, dei libri che abbiamo letto durante l'anno e che vorremmo consigliare a Natale, per fare un regalo."

Quanti libri hai letto quest’anno?

Omamma! La domanda fa entrare Neurino-mio in una vecchia cabina telefonica, solo che non esce in volo col pigiamino di Superman. Si trasforma in pallina da flipper…

Tra libri nuovi, vecchi e prestati ho perso il conto. E poi non sono una patita di statistiche o “sfide di lettura”; leggo per puro piacere personale.

venerdì 11 dicembre 2015

Un libro, un piacere! L'appuntamento di Natale

Il Blog Del Furore Di Aver Libri e Il Piacere di creare festeggiano in anticipo il Natale, dedicando il prossimo appuntamento, martedì 15 dicembre, ore 20,30, ad uno dei suoi simboli più conosciuti e recentemente, anche più contestati, il presepe.

Si tratta della riproduzione della capanna che ospitò la nascita di Gesù 2015 anni fa, che popola le nostre case in questo periodo dell’anno, talvolta accanto all’albero carico di decorazioni. Insieme a Sandra Coluccia, creatrice di presepi originali e Joram Gabbio, autore, il Blog Del Furore Di Aver Libri si addentra nella storia e nel significato della capanna più famosa del mondo, dal punto di vista “nostro”, di chi lo allestisce nelle proprie case e lo vive in prima persona.

Nello spirito di scambiarsi pensieri di pace e bellezza, in questa festa, c'è anche la possibilità di acquistare i preziosi manufatti de Il Piacere di creare: un modo nuovo per esprimere il pensiero d'amore e di apprezzamento dietro un dono. 


Ricordarsi di telefonare al numero 339/3277400 per avere un posto in sala.


giovedì 10 dicembre 2015

L'Amanita#64 - I pilastri della terra, un ritorno

L'Amanita

I pilastri della terra
Ken Follett

E già.

A volte ritornano.

Non che Follett turbi i miei sonni come l'armadio cigolante che si apriva da solo o l'orsetto di peluche di S. King (giuro: evito da oltre 30 anni "It" e "Shining")... anche se, per quanto diversi, i due scrittori hanno in comune la capacità di risucchiarmi nei loro libri. Amo il loro linguaggio, il loro modo di trasmettere emozioni.

E già da tempo avevo voglia di tornare a Kingsbridge, ritrovare Philip, Ellen, Tom, Aliena e tanti altri amici o nemici.

Amo le donne di Ken Follett: forti, intelligenti, coraggiose, consapevoli di se stesse in un mondo che vuole relegarle in cucina e a "far la calza".

Ne abbiamo anche parlato molto*, ma la rilettura di un libro così ponderoso suscita sempre reazioni.

E pure un po' di acidità di stomaco.

Premetto: voglio un bene immenso al priore Philip.

A parte il fatto che ogni volta che penso a lui, mi viene da ridere perché, tra tanti particolari, ho sempre in mente la battuta di Ellen (qualcosa come: Philip non potrebbe fornicare neanche rinchiuso in una botte con tre puttane - sic!).

Ehm! Sì, ho smesso di ridere - quasi.

Philip è un bel personaggio. Al di là dei suoi umanissimi difetti personali, agisce in buona fede per il bene delle persone di cui è responsabile e non si sottrae alle difficoltà.

È davvero convinto di “fare la volontà di Dio”.

Ma l'acidità resta.

Più invecchio e meno tollero “l’ente chiesa”, così com’è strutturata. Riesco ad apprezzare il modello monastico benedettino (Ora et labora), ma non amo tutto l’ambaradan cattolico. La struttura così simile a quella politica, per intenderci.


E non venite a citarmi il vangelo di Matteo che sarebbe il fondamento del “ministero petrino” o altri passi per i vescovi. Primo, la questione dell’interpretazione: come sempre, non esiste un solo modo per vivere concretamente quei passi; secondo: guardiamo soltanto la storia recente, vi siete mai domandati perché un teologo coi “contro-cosi” come Ratzinger si sia ritirato?

*

mercoledì 9 dicembre 2015

Leggere ... volare ... vivere!#8 - L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome

SimoCoppero

Che figata! Non si può dire? Non si può scrivere? Si dai, che fa un po’ parte del gergo giornaliero di ognuno.
E poi, io, altro non ho fatto  che fondermi in questo effervescente, dinamico, divertente libro.
Andiamo con ordine: ho avuto la fortuna di riuscire a contattare Alice Basso (e ora non vedo l’ora di vederla dal vivo!!), di poterle parlare via email (ma conosco il suono della sua voce) e di leggere i post da lei lasciati su facebook delle varie presentazioni fatte in librerie sparse per l’Italia; tutta l’esplosione di vita la trovi in ogni foto sulla sua pagina e in ogni riga del suo romanzo.
La copertina: un taglio di capelli accattivante proprio come piacerebbe che risultassero i miei, due occhi che ti penetrano tra le copertine e i dorsi di libri e il gioco è fatto! Mi ha parlato! Il libro è già nelle mie mani e nei miei pensieri.
Nemmeno da dire che poche ore e la storia è terminata: ma come, ….. Vani mi hai già lasciata sola? Noooo. Il seguito quando esce? Spero a breve, perché devo capire quanto un uomo, nel nome di Riccardo, si possa struggere per pene d’amore!
Stiamo parlando di un debutto, un primo romanzo, Alice Basso che fa mille lavori con penna, carta e parole, ha pubblicato il suo primo libro che non potrà forse prendere il posto tra i premi nobel, che non sarà mai un caso editoriale (e per quanto mi riguarda, meno male), ma è un romanzo che incontra più generi. Un lato romantico, un lato ironico, un lato investigativo, ma tutto armoniosamente legato insieme.
Vani, protagonista del libro, di professione ghostwriter, è tutto quello che piacerebbe alle persone che amano la scrittura, i libri e hanno la passione per la vita.
Scritto in modo delicato ma realistico e intelligente (sono citati più e più titoli di libri di notevole interesse nella cultura letterale), tiene ancorati alla vicissitudini di Vani e dei suoi amici in modo piccante, divertente e simpatico.
Vani dalla lingua tagliente e la battuta pronta, che deve impersonare scritti con la firma di autori ben noti, si trova a dover creare un manoscritto sugli angeli. Si avete letto bene: per chi segue il blog il collegamento è immediato, per chi transita solo ora, l’ultima serata di "Un libro, un Piacere" aveva come tema gli Angeli! Immaginate la mia caduta dal divano leggendo questa cosa! Vani, che si trova a gestire una storia d’amore con il più subdolo ma affascinante degli uomini, Riccardo, ma anche ad aiutare il Commissario Berganza nella risoluzione di un caso, grazie alla sua empatia e alla sua capacità di immedesimarsi nel prossimo.
Non vi svelo altro. Leggetelo! Divertitevi! E giusto per seguire gli ultimi post del blog, dalle mie colleghe scritti, libro che non può mancare in una libreria, nessuna etichetta se non quella di frizzante, adatto a ogni genere uomini o donne, ragazzi o ragazze.

…… dimenticavo ….. contiene parolacce!!!! ;)

mercoledì 2 dicembre 2015

Dialoghi con l'Amanita#12 - Un libro che non può mancare nella libreria di una donna. Libri per donne?

LoreGasp e L'Amanita


Il post sui libri che una donna deve avere ha lavorato lentamente.

Sul momento ho apprezzato i suggerimenti: se consigli un libro, difficilmente non va bene anche per me.

Guarda il Signore degli Anelli: mi ci sono voluti trent'anni e parecchi prestiti del librone da parte tua e soltanto recentemente sono riuscita ad entrarci (poi non riesco ad uscirne, ma questo è un altro discorso! Simona, non senti il Signore degli Anelli che ti dice "leggimi, leggimi"?).

D'accordo, alcuni libri sono fondamentali per la nostra maturazione.

Sono d'accordo anche sul lungo (infinito) discorso riguardante l'emancipazione femminile. Devo ancora capire cosa significhi essere una donna emancipata. A volte ho il sospetto che molte donne, sedicenti emancipate, abbiano la stessa confusione.

Ho alcune parenti ancora convinte che il compito di una donna sia servire il suo compagno; pazienza per le quasi ottuagenarie - altri tempi - ma l'orticaria esplode virulenta con cugine più giovani di me. Ah, certo: non usano queste parole. Ma quando mi dicono che una donna è moglie e madre (mugugno dell'Amanita: tutto qui? Tertium non datur? Sei donna solo come "appendice" o, peggio, come incubatrice-sfornatrice-di-erede-perpetuatore-del-cognome-maschile?), guardandomi con compatimento non richiesto (e tanto meno gradito) perché non sono sposata e ho l'istinto materno di Erode... ebbene sì, entravo spesso in fase sfere rotanti.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...