venerdì 30 ottobre 2015

Dialoghi con l'Amanita#9 - Della pigrizia, ovvero: l'Amanita dorme ed il suo furore latita?

L'Amanita e LoreGasp

Forse ho sbagliato titolo o forse non ho le idee chiare. 
Avrei potuto intitolare il post Del "libro/coperta" di Linus e vagare nella nebulosa pseudo cosmica che avvolge Neurino-Mio come una bella trapunta (patisco il freddo, ergo le associazioni di idee hanno questa direzione; e non domandatemi cosa significa quello che ho appena scritto, mi piace come suona e basta!).
Be', Loredana, parliamone. 
Il problema - oddio, viviamo lo stesso e non perdiamo il sonno sulla questione, ma...

A volte capita, nonostante lo scaffale dei libri da leggere ben fornito e guai se vedo calare i libri nuovi: vado in iperventilazione, vengono i crampi, le vertigini e perfino la psoriasi con tanto di "grattarola"*, ma questo è un altro argomento. 
Dicevo: finisco un libro e vado a recuperare qualcosa di datato, un amico che conosco quasi a memoria. 
In questo momento sto finendo una vecchia storia di Nora Roberts e ho preparato I Pilastri della Terra. E, Loredana, se continui a pubblicare <<roba>> sul Signore degli Anelli, potrei ripiombare nella Terra di Mezzo senza neanche passare dal Via. 

Il punto è: a volte ho bisogno di tornare in quella certa storia. O comunque in una storia già letta.

Perché la conosco, perché è rassicurante sapere che il libro non riserverà sorprese sgradite, perché non devo stressare Neurino-mio. A volte cerco un dettaglio, qualcosa come: "ma chi ha detto quella frase, dove l'ho letto? Dove è successo quell'episodio divertente, dove, dove, dove?"
Il libro diventa la coperta di Linus. Non lo attacco all'orecchio, né ciuccio il pollice, ma è a portata di mano. Comodo-comodo come un paio di ciabatte sformate. 
Ammetto che c'è un tocco di pigrizia. Una storia nuova richiede attenzione, al contrario di Nora Roberts - con tutto il rispetto, mi piace il suo stile e leggo di buon grado un suo libro, ma gira e rigira... Mi spiego con una dimostrazione: Un amore pericoloso e Due vite in gioco. Cambiano i nomi, i luoghi e qualche dettaglio, ma l'idea centrale è la stessa. Niente di male: anch'io prima d'addormentarmi "mi racconto" una storia e da un'idea di base passo alle variazioni; non mi prendo neanche il disturbo di cambiare ambientazione o nomi, mica devo vendere il nuovo libro, devo solo addormentarmi (non mi sforzo neanche tanto, poche righe e sono già in fase rem, al contrario del grande Stephen King. Immagino sia l'unica differenza tra l'Amanita e S.King ;->).

venerdì 23 ottobre 2015

Leggere ... volare ... vivere!#7 - Abissi notturni

SimoCoppero

Mi sono persa tra le righe e nei sogni Einar. Fino ad ora pensavo che le storie riguardanti i vampiri fossero destinate a Loredana, mia socia di penna, e al suo fedele seguito, ma questa volta ho dovuto ricredermi: sono stata molto bene in loro compagnia.
Scrittura scorrevole, mai troppo impegnativa, storia accattivante, scritta con maestria e capacità di complicare la storia a tal punto da tenere il lettore incollato alle pagine.
Einar abbandonato dalla madre, vita agiata in cui il padre è troppo impegnato nella sua carriera per fare il genitore, scorre parallela a quella di Vladimir il vampiro, con le stesse modalità. Uniche diversità tra i due, le strade intraprese: Einar di luce, di amore, di gioia, Vladimir di buio, di tristezza, di solitudine.
Ho viaggiato nei sogni di Einar, dove la sua vespa blu lo conduce in vite parallele, vite da vivere, da gestire, e al cui risveglio mettono il nostro protagonista in seria difficoltà, lasciandolo vivere la sua vita diurna con le caratteristiche di quelle vissute nel notturno. Bolle disseminate, contenenti altre vite, altri lui, e a ogni suo risveglio è stato meraviglioso scorrere le righe per scoprire quale sarebbe stato il suo prossimo mondo da esplorare.
Universi paralleli dove vivrà storie drammatiche, gioiose, angosciose e cercherà con gli amici Andy e Suri di dare senso logico a questi avvenimenti, che al suo risveglio lo renderanno sempre una persona diversa, trattenendo le peculiarità del sogno.
Saranno giornate di ricerche, di prove, di smarrimento e di tristezza, per evitare di ricadere negli abissi notturni: Einar vuole vivere, amare, gioire, sentirsi libero di vivere le sue emozioni.
Vita parallela quella di Vladimir, da vero e proprio vampiro. Senza sentimenti, senza amore, senza dolore.
Sarà nella tragedia e nella sofferenza di una scomparsa cara e nel suo ritrovamento che le vite dei due si incontreranno, che ci faranno danzare negli abissi o nella luce dell’amore.

Bel libro, trama suggestiva. Sarà l’amore a trionfare o le tenebre?

martedì 20 ottobre 2015

L'Amanita#61 - L'irresistibile promessa della felicità

L'Amanita

L'irresistibile promessa della felicità 
Micaela Jary


Da Monaco a Londra, dalle coste della Cornovaglia fino alla Berlino del dopoguerra.
Sulle tracce di un dipinto perduto e di un amore proibito e appassionato. 

Queste copertine della Giunti, con promesse di vecchie storie familiari e intrighi, sono la mia rovina. Assieme al bollino "-25%", lo ammetto.
Non posso sputare spore sul titolo: l'originale è in tedesco, non l'ho mai studiato - studiai solo i testi di qualche corale di J. S. Bach; mi pare che sia stato leggermente manomesso, gonfiato, ma non sono sicura (Loredana, aiuto! Das Bild der Erinnerung corrisponde?)
Comincio dal lato positivo: la ricostruzione storica dell'immediato dopo guerra a Berlino è interessante, come la descrizione della città nel '44/'45. 
"La fame del quarantaeuno, putei... voi non gh'eravate, siete fortunati"... mentre leggevo mi pareva di sentire la voce della mia bisnonna, veneta scappata a Ferrara, rievocare quel periodo per me e i miei cugini, bambinetti viziati degli anni '70.
Complessivamente l'idea del romanzo è buona. 
Non soltanto il periodo merita attenzione, ma m'intriga anche il tentativo di ritrovare un oggetto perduto o comunque scoprirne la storia. Le trame per ottenerlo o disfarsene, perché l'oggetto può diventare pericoloso.
Ma poi la narrazione rovina tutto. 
C'è la solita "altalena del tempo", ormai ho sviluppato un metodo per affrontare questi libri: separo i capitoli durante la prima-lettura-tutta-di-seguito, per poi leggere le varie storie separatamente in ordine cronologico.
I problemi sono altri.
Sembra un "A.A.V.V.", una raccolta di racconti di persone diverse. 
Racconti "buttati lì" quasi a caso: un pezzo qua, un altro là... ma caspita, fatevelo spiegare dalla Riley, dalla Bomann o da Kate Morton: l'altalena del tempo ha i suoi tempi. Bisogna anche saper incastrare i pezzi, non basta "buttare lì"  passato e presente.
Non è omogeneo neanche nello stile,  qualcosa stona: mi sembra perfino che una parte sia stata scritta da un uomo. 
Insomma: per quanto mi piacciano i romanzi più o meno storici e le storie di famiglie "incasinate", non farò spazio ad un altro libro firmato "Micaela Jary".
Neanche regalato. 

lunedì 19 ottobre 2015

Il Signore degli Anelli - L'infografica



LoreGasp

Quando l’oggetto della conversazione è il Signore degli Anelli, in qualunque forma, io DEVO comparire. 

E’ un imperativo categorico, e chi mi conosce ormai si annoia al solo ascoltare la parola “Signore”, pronunciata già con l’iniziale maiuscola, 
conoscendo già come va a terminare l’espressione.

Il team di creativi di questa società, Stampaprint, che si occupa di stampa e grafica pubblicitaria, ha pensato bene di festeggiare l’anniversario dell'uscita dell'ultimo volume dell’opera (20 ottobre 1955) con un'infografica. 

Come potete vedere qui accanto, l'immagine contiene una serie di dati e curiosità riguardanti il Signore. 

Ammetto che alcune di queste notizie mi era completamente sconosciuta.


E’ un pretesto per parlare sempre e comunque de Il Signore degli Anelli? Sì, ormai lo sapete anche voi. Se, come immagino, amate anche solo un pochino questa magnifica creatura di carta, penserete solo a godervi questa veloce infografica.

L'angolo dei nani e dei giganti#17 - Il manoscritto nascosto nell'Abbazia di Staffarda


SimoCoppero

Sono tornata a trovare la mia amica Anna e mi sono lasciata guidare all’interno dell’Abbazia di Staffarda.
Bello, avvincente, dinamico e interessante per i suoi spunti storico-artistici. Questa volta Anna, in gita con la sua famiglia ritrova un manoscritto del 1250. Non vi svelerò la storia, perché è così avvincente da tenere incollati alle pagine.

Il funzionamento di questa meravigliosa collana didattica, che si arricchisce sempre di una nuova perla, è sempre lo stesso: glossario, note storiche, piccola guida turistica, illustrazioni armoniose e fedeli al racconto e agli interni veri dei siti, non vi resta che leggerlo, sarà un magnifico passatempo …. E io in attesa della prossima avventura di Anna, vado a fare visita in loco all’Abbazia di Staffarda per colmare le mie lacune artistiche.


Buone letture e buone visite a tutti.

sabato 17 ottobre 2015

Leggere ... volare ... vivere!#6 - La ragazza del treno


SimoCoppero

Le recensioni erano buone, clienti estasiati pronti a parlarne molto bene, la fascetta sul libro riporta caso editoriale, e così ho deciso di leggerlo.
Non mi è piaciuto. Ho viaggiato per tanto, tanto tempo in treno anche io, ho avuto lo stesso amore del guardare il mondo da un altro punto di vista, il finestrino, la stessa fantasia nell’immaginare storie all’interno di case estranee, ma così tragiche mai.
Tre personaggi femminili che si alternano con il racconto della stessa storia, e solo nelle ultime pagine risalta chiara la verità dell’intrigo, della verità ancora più tragica, in uno spazio temporale altalenante.
Non è questo ad avermi infastidita, ma tutta la negatività che vi si legge tra le parole. Un’alcolizzata, bambini morti, denunce per stalking, donne scomparse e ritrovate morte, violenza fisica sulle donne (percosse): la cronaca nera la leggo già tutti i giorni sui giornali e non è per me motivo di svago, di vivere in mondi paralleli con personaggi nuovi.
Opinioni discordanti, qualcuno mi dice il bello di questo romanzo è il tragico nelle sfaccettature della storia, probabilmente io da un libro certo altro.
Un poliziesco è un poliziesco e so che vi troverò indagini, un thriller so che mi farà incontrare morti e incastri psicologici, una commedia divertente o triste mi farà gioire o piangere, ma in questo caso …. Mi rimane un gran dubbio.
La scrittura è scorrevole, ma la storia è il mio vero ostacolo. Probabilmente io e i casi editoriali del momento (l'altro è stato Cinquanta sfumature di grigio) non abbiamo feeling!

venerdì 16 ottobre 2015

Il Piacere di scambiare – Il BookCrossing Del Furore!

Nella pagina Facebook Del Furore abbiamo gettato qualche piccolo seme a riguardo di un’associazione di idee (concreta, però), tra il Blog Del Furore D’Aver Libri e il BookCrossing. E’ un’espressione, questa, che si sente riecheggiare sempre più spesso da diversi anni. Secondo Wikipedia, il BookCrossing è “un'iniziativa di distribuzione gratuita di libri che ruota intorno all'esistenza di un elenco di volumi identificati da un codice unico, attraverso cui è possibile seguire la traversata del libro, e il suo incrociarsi con i lettori. “

Il Furore poteva restarne fuori? Ovviamente, no.

Simona, che non riposa mai, in quanto a produzione e organizzazione di idee, ha lanciato l’iniziativa di BookCrossing Furioso con il nome Il Piacere di scambiare, presso l’associazione Il Piacere di creare di Giaveno, che già ci ospita una volta al mese per Un libro, un piacere!

Di cosa si tratta, in concreto? Il Piacere di scambiare si riassume in uno scambio volontario di libri, senza lucro e spese.

I libri liberati vengono registrati con un codice legato al Blog, che si trova su etichette apposite. Tutti quelli che prendono il libro e lo leggono, possono lasciare commenti sullo stesso, in un luogo ben preciso del Blog, che è in via di allestimento.

Da dove vengono i libri liberati? Per il momento, ciascuno di noi ha liberato qualcuno dei propri. Persino io, che sono proprietaria gelosa, possessiva all’estremo di queste piccole creature di carta, ho liberato interi ripiani della mia biblioteca, per metterli a disposizione di coloro che vorranno partecipare e condividere Il Piacere di scambiare. Devo dire che per me è stato catartico, liberare alcuni libri. A me non dicevano più nulla, e per quanto fossero ricordi cari, ritenevo che sarebbero stati bene in giro per altre case, tra altre mani, sotto altri occhi, a nutrire altre anime con i loro contenuti.

Le regole de Il Piacere di scambiare sono scarne, estremamente semplici, rivolte a tutti coloro che amano i libri e vogliano condividere la passione della lettura:

  • ·         È possibile acquisire un solo libro dallo scaffale, ed è obbligatorio liberarne uno di quelli in vostro possesso;
  • ·         Il libro liberato deve essere lasciato in modo ordinato, non deve contenere scritte, disegni a margine, parti evidenziate con pennarelli o matite colorate, la copertina deve essere integra e non strappata, il volume deve quindi risultare in ottimo stato.


…siete anche voi tra coloro che amano scambiare e condividere il Piacere della Lettura, e vivete a Giaveno e dintorni? Allora seguiteci. Non è finita qui. 

Restate sintonizzati per altre novità…

Concorso di Poesie a Tema!

Con questo post, voglio dare visibilità ad un'iniziativa che sta per partire a Torino, e riguarda la poesia. Sì, come l'amore-da-Harmony, anche la poesia è una di quelle creazioni dissonanti con la Furiosa scrivente, ma non è bello essere arroccati sulle proprie posizioni e non considerare quelle altrui...tenuto conto del fatto che tra i lettori del Blog possono celarsi futuri Montale che aspettano solo un'occasione per esprimersi.

Se scrivete poesie, vivete a Torino, e volete esprimervi, leggete le righe seguenti, e partecipate NUMEROSISSIMI!





ASSOCIAZIONE 2 FIUMI e FRONTE DEL BORGO
con il patrocinio della Circoscrizione 7

SGUARDI DIVERSI
POESIA IN BORGO DORA E PORTA PALAZZO

La poesia di Borgo Dora e Porta Palazzo.
Sguardi “altri” su Porta Palazzo. Perché non allora sguardi di poeti? La poesia non rifiuta la prosa del quotidiano, anzi vi si ispira e lo racconta. Però la poesia è un modo di-verso di vedere le solite cose, di guardarle apertamente cioè con l’occhio socchiuso, uno stato mentale inconsueto (cfr. Leo Spitzer)  che le trasforma, le avvicina in modi imprevedibili e imprevisti. La poesia fa star bene, la poesia salva la vita! La poesia è energia e bellezza e in Borgo Dora e Porta Palazzo, dell’una e dell’altra ce n’è tanta. E c’è tanta verità. La verità dell’uomo. In questo senso le poesie sono “sogni sociali”, la poesia è utopia, è cioè terra del desiderio (cfr. Ernst Bloch) poiché racconta i “sogni-in avanti” di una speranza consapevole che, non accontentandosi del presente, annuncia una possibile vita migliore. Anche a Porta Palazzo.

CONCORSO DI POESIE A TEMA

L’Associazione Culturale 2 Fiumi insieme alla Scuola Holden: Fronte del Borgo, gli Istituti scolastici Steiner e il Primo Liceo Artistico, l’Associazione Commercianti Balon,  Porta Palazzo: Cooperativa 5° mercato alimentare e Cooperativa di gestione mercato 4°, la Libreria Il Ponte sulla Dora, Impremix edizioni visual grafika.e con il patrocinio della Circoscrizione 7,  promuove l’evento-mostra:


SGUARDI DIVERSI: POESIA IN BORGO DORA E PORTA PALAZZO

prevista in due sedi distinte e in due tempi:
a)         Fronte del Borgo e zone limitrofe di via Borgo Dora: inaugurazione in data da definire, orientativamente un sabato di marzo 2016 ore 17,30. La mostra, prevede l’esposizione di poesie dedicate al quartiere di Borgo Dora e di Porta Palazzo con le loro storie, i loro mercati, le loro suggestioni multietniche. I versi saranno illustrati e interpretati graficamente dai ragazzi degli Istituti scolastici Steiner e Primo Liceo Artistico e recitati durante un reading poetico.
b)         Mercati 5° e 4° alimentari: le poesie dopo il periodo espositivo in Fronte del Borgo, saranno disponibili per il pubblico che frequenta i mercati di Porta Palazzo negli stand che aderiscono all’iniziativa: inaugurazione/periodo previsto in aprile.

Con il concorso si intende raccogliere una serie di poesie sul tema indicato.

Chi intende partecipare deve inviare il testo di una sua poesia su:SGUARDI DIVERSI
POESIA IN BORGO DORA E PORTA PALAZZO”.

 Il tema proposto può essere sviluppato liberamente.

La poesia deve essere inviata in un file word, per consentirne l’impaginazione unitamente alla scheda di partecipazione .

Le opere, insieme alla scheda di iscrizione con i dati dell’autore e la liberatoria,  vanno inviate entro e non oltre l’8 dicembre 2015 con semplice mail ai seguenti due indirizzi di posta elettronica:  flor53@alice.it e edizioni@impremix.it


Non è prevista alcuna quota di partecipazione.

Una giuria selezionerà i testi meritevoli di essere inseriti nel progetto espositivo (nel caso di poesie molto lunghe saranno estrapolati alcuni versi significativi). Il giudizio della giuria è insindacabile e chi partecipa al Concorso ne accetta le condizioni.

Con i più cordiali saluti
la Segreteria del Concorso

per ulteriori info: Angela Donna 349 3 583 581- flor53@alice.it

giovedì 15 ottobre 2015

Un libro, un piacere! – La prima serata, con Valeria Amerano

LoreGasp

Un libro, un piacere!
Cronaca di una bella serata annunciata. Ieri, mercoledì 14 ottobre, il Blog Del Furore D’Aver Libri e l’associazione Il Piacere di Creare hanno dato vita al ciclo di letture Un libro, un piacere!, insieme a Valeria Amerano. Parlo di cronaca di una bella serata annunciata perché partivamo sul sicuro con un’autrice come Valeria, così ricca di valore e sfumature umane, che è ancora troppo poco conosciuta e apprezzata. 

Nelle foto che vedete qui (il resto sulla pagina Facebook Del Blog), si può vedere che eravamo ospitate in un vero tempio dedicato alla bellezza e alla cura. Il Piacere di Creare, sotto forma di due grandi donne, Simona e Luisa, ci ha accolti tutti attorniandoci con i suoi oggetti squisiti, realizzati con maestria, sapienza, e un immenso Amore.

Il Piacere di creare






Amore che si è rispecchiato grandemente nelle parole di Valeria Amerano, che ci ha accompagnato in un viaggio lungo i suoi luoghi dell’anima, concretizzati nei suoi libri.

La malinconia, il desiderio di trattenere le cose e le persone amate portate via dal flusso della vita, la nostalgia per un tempo buono e amato dell’infanzia e della giovinezza, l’ha portata a dar forma ad un bel talento letterario e narrativo, che si è snodato nei romanzi che abbiamo letto qui sul Furore e che ieri sera abbiamo ripercorso con alcuni appassionati lettori venuti a condividere con noi il piacere di leggere e di vivere i libri. Talvolta, i sentimenti che apparentemente sembrano negativi o addirittura invalidanti, si rivelano la materia prima di creazioni originali e ricche di valore, i motori primi di grandi trasformazioni interiori, che si manifestano in forti  


Valeria Amerano
L’appuntamento si rinnova al prossimo mese, mercoledì 18 novembre, quando parleremo di angeli e del loro significato nelle nostre vite.

Piacere in circolo
Seguiteci!

mercoledì 14 ottobre 2015

Studio da carabiniere e ti sposo – Voce doppia

LoreGasp e SimoCoppero

Recensione a doppia voce, questa volta, per un altro dei libri di Valeria Amerano, che questa sera aprirà con noi il ciclo di letture Un libro, un piacere! a Giaveno, presso Il Piacere di creare. Simona lo lesse per prima, questa estate, mentre io sono arrivata in un secondo momento.

A lei la prima voce:

Più leggo pagine create da Valeria Amerano più mi rendo conto di essere innamorata.
Leggo e mi sembra di danzare tra le parole, mi sento una piuma che volteggia tra la cultura e la sapienza, pronta ad assaporarne ogni vibrazione e sfumatura.
Lasciarsi cullare dalle sue parole arricchisce il cuore e la mente. "Studio da carabiniere e ti sposo", libro composto da diciannove brevi racconti ambientati in una scuola della periferia degradata di Torino negli anni settanta.

Mai un libro più azzeccato in un periodo, e parlo di oggi, di riforme scolastiche proprio come allora. Gianluigi Camera nella prefazione cita queste parole "si coglie l'avversione per il mondo delle parole dette, delle tante riforme annunciate e mai praticate", ma da allora qualcosa è cambiato?

Era il periodo dove la scuola aveva aperto le porte: "genitori che controllano la qualità del cibo, consigliano agli insegnanti i libri di testo, promuovono gite; psicologi, letterati e falegnami erano accolti quali esperti per arricchire le cognizioni dei maestri". Ieri come oggi, sono passati gli anni, siamo nell'anno del Signore 2015, ma le maestre non sono riuscite a risolvere il dilemma dei bambini che leggono poco o nulla (riferimento all'ultimo breve racconto) e la scuola non mi pare sia riuscita ad avere importanti cambiamenti.

Dicevamo, diciannove racconti, che tra aneddoti e alunni difficili,  cresciuti sulla strada e spesso senza la linea guida di una famiglia, trovano sulla loro strada una maestra appena entrata in ruolo che accetta una sfida che la scuola e la società le presentano come impossibile.

Con amore, con disciplina, con regole, con fantasia, con capacità e voglia di riuscire, troviamo un'insegnante capace di farsi amare, rispettare, che riuscirà ad appassionare bambini "difficili", che insegnerà loro l'amore per la lettura, per le storie, per le materie più ostiche,  vincendo persino un concorso del percorso didattico.

Maestra che ha lasciato posto all'orchestra e che oramai siede tra il pubblico, ma che guarda a quegli anni come quelli dei giorni migliori, con il cuore pieno di nostalgia per gli alunni lasciati.
Leggere per meditare. Grazie Valeria!


Quando ho chiuso il libro, rammaricandomi come al solito che fosse finito troppo presto, ho pensato: Questo è un libro d’Amore. Fatto, scritto, pubblicato, disegnato con Amore, per Amore, d’Amore. Lo si sente in ogni parola, in ogni racconto, anche brevissimo, dedicato alle peripezie della maestra Anna, alle prese con i suoi allievi. 

Sono bambini e ragazzi di ogni genere. Dai bambini angelici e profumati, corredati di madri praticanti di yoga dei quartieri benestanti e tranquilli di Torino, a quelli “variegati”, un po’ meno profumati e più odorosi di altre zone della stessa città, che popolano con il loro candore e i loro scherzi, le giornate di una maestra attenta e innamorata del proprio lavoro, come Anna. 

Conosciamo i suoi bambini, e ci rivediamo nello specchio della macchina del tempo com’eravamo decenni prima, impegnati a imparare, o a evitare di farlo, alle prese con i primi amichetti e i primi piccoli nemici e avversari. Riconosciamo qualcuno dei nostri compagni di scuola dell’epoca, e di cosa pensavamo di lui/lei con la mente bambina e di poche strutture tipiche delle età giovani. Ogni racconto è un quadro fatto di poche pennellate lucide e articolate, di molto sfumate, e ricco di odori, tanti che agiscono da madeleinette di Proust.

L’autrice non manca di riservare anche parole per l’organizzazione scolastica che, nel corso degli anni, ha finito per allontanarsi dall’attenzione verso le menti giovani per inchinarsi a regole e programmi “moderni” ma privi di senso pratico. Anche le colleghe di Anna meritano il ricordo di un ritratto, concentrato in battute sarcastiche o in sguardi e atteggiamenti materni, a seconda dell’inclinazione della loro anima.

Leggete Studio da carabiniere e ti sposo se volete ritornare ai tempi della scuola e capire la bellezza nascosta che non sempre si è lasciata cogliere di quei tempi dolci e amari. Leggetelo se siete insegnanti e avete esseri umani giovani intorno a voi, soprattutto se confusi, taciturni o agitati: ascoltate l’Amore di Anna verso i suoi allievi, anche quando dipinge i più problematici, e poi guardate di nuovo i vostri. Magari, questo vi può suggerire qualche piccolo, e necessario, aggiustamento di tiro che prima non riusciva.

lunedì 12 ottobre 2015

Dialoghi con l'Amanita#8 - Scherzi di libri

L'Amanita e LoreGasp

Guillaume Musso, Il richiamo dell'Angelo


Io: Giobia, non darmi questo, un francese con 'sto titolo... mapperpiacere!
Gio: Leggilo, non è come sembra. L'angelo non è un pennuto caduto dall'empireo-o-che-altro, è un'adolescente coraggiosa. Almeno comincialo, no?

Ebbene sì, non fosse stato per le insistenze dell'amica che me lo ha passato (grazie, Giobia) avrei ignorato un libro gradevole.
In libreria lo avrei snobbato - anzi, l'ho snobbato senza tanti ripensamenti.
Già uno che si chiama Guillame... No, non è il "Guglielmo" in sé. In famiglia ho un Guglielmo, un Wilhelm e perfino William (zona Ferrara, siamo pieni di nomi con la W: ho pure un Walter e - per la serie "non facciamoci mancare niente" -  un Werther decisamente più simpatico dell'omonimo del romanzo).
E le rane? Gli occhi si posano sul nome ed il gracidio parte; aumenta al titolo originale L'appel de l'ange. No-no-no, non fatemi questo...
E poi gli angeli.
Non sopporto questo nuovo pseudo-fantasy pieno di angeli taroccati. Sono riuscita a leggerne uno e mezzo, poi ho deciso di evitare. Che siano umanizzati, divinizzati, demonizzati... niente angeli per l'Amanita. 
D'altra parte ho amici "svegli". Se Giobia me lo propone, con tanto di anticipazione-chiarimento sull'angelo, sono quasi certa di riuscire almeno ad arrivare alla fine. 
Un'adolescente coraggiosa m'intriga.
Vediamo.

New York, aeroporto JFK. In un'affollata area d'imbarco Madeline e Jonathan, due perfetti sconosciuti, si scontrano. Un vivace battibecco, poi ognuno riprende la sua strada: lei sale su un volo diretto a Parigi, lui su un aereo per San Francisco. Non immaginano certo che le loro strade sono destinate ad incrociarsi di nuovo. Una volta atterrati, infatti, scoprono con disappunto di essersi scambiati i cellulari e provano l'irrefrenabile impulso di curiosare l'uno nella vita e nei segreti dell'altra. Fino a una sconcertante rivelazione...

Aggiungo alcuni dettagli: Jonathan è un grande chef stellato francese caduto in disgrazia, Madeline un'ex poliziotta di Manchester fioraia a Parigi; aggiungiamo figli, amici, ex mogli ed ex compagni che ingarbugliano ulteriormente...
Va bene, "stringo": è piacevole lasciarsi sorprendere da un libro. 

Ti è mai capitato? Qualche libro ti ha giocato questo simpatico scherzetto?

...potrei nominartene qualcuno, di libri in vena di scherzi. Per esempio, l'intero ciclo di Harry Potter, di cui non volevo nemmeno vedere le copertine. Con tutto il rispetto, ma i disegni di Salani proprio non riuscivano a piacermi. E poi, mi sembrava che fossero libri per ragazzi, lontani da me, ormai "grande". Sì. Non mi ricordo mai, però, che è solo l'età anagrafica, "grande"...il resto non arriva alla maggiore età, e certi giorni si rifiuta di uscire dalla pre-adolescenza. :-D Se non fosse stato per Simona, che arrivò in ufficio mettendomi in mano i primi quattro libri del ciclo, io forse non saprei nemmeno chi è Harry Potter. E ho scoperto davvero un mondo, bello e variegato. Scoprendo, tra le altre cose, che la Rowling scriveva di magia come mi sarebbe davvero piaciuto leggerne, da ragazza. La scuola di magia, gli animali fantastici, le casate...erano proprio come mi sarebbero piaciute e come avrei soprattutto amato esserci dentro. 

Uno scherzo al contrario, invece, è stata una rivisitazione in chiave horror della natività di Gesù, La bugia di Natale, di Seth Grahame-Smith, che avrebbe dovuto essere un'originale novità, mentre si è rivelato un guazzabuglio senza capo né coda, con Giuseppe e Maria che fanno la figura dei sempliciotti, tre Re Magi piuttosto improbabili, e un'orda di zombie spaesati. Bah. 

Mi ha divertito la questione dei pennuti...e abbiamo trovato il modo di appioppare un'altra definizione sui generis a entità potentissime e benevole che, credo, sono in possesso di un notevole senso dell'umorismo, viste le libertà che ci siamo prese con loro nel corso degli anni.

E' curioso, comunque, che tu abbia sentito il richiamo dell'angelo proprio all'inizio del nostro ciclo di letture Un libro, un piacere!, in cui dedicheremo una serata agli angeli...:-D

domenica 11 ottobre 2015

Leggere ... volare ... vivere!#5 - La piuma


SimoCoppero

Ho amato Giorgio Faletti in tanti suoi lavori, ma questo libro postumo mi ha lasciato tanti interrogativi e la sensazione di vuoto, di nulla.
Probabilmente mi aspettavo un romanzo e ho trovato una fiaba, probabilmente immaginavo il personaggio principale identificato come persona e invece ho trovato una piuma. Non lo so. Ma alla fine della lettura ero smarrita.
Sono raccontate sei storie a se stanti. la piuma parte nel suo viaggio attraversando le storie più disparate, collocate in tempi e luoghi diversi; questa piuma osserva, aspetta in secondo piano rispetto al racconto, per poi proseguire nel suo cammino cambiando scenario ma senza mai interagire. vola, si posa ad ascoltare e a guardare senza mai essere la protagonista principale della storia. fino all’ultimo capitolo in cui " l’uomo del foglio bianco" si accorge di lei e magicamente prende vita.
Probabilmente vuole essere una fiaba riflessiva, vuole portare il lettore al paragone tra essere e apparire, al valore essenziale del proprio io, ma ho decisamente faticato ad arrivare a questi approfondimenti solo con la lettura del libro.
Leggo su altri siti e recensioni: “favola morale sulla vita e sulla libertà”, io non ho colto e non ho tratto queste conclusioni.
E’ possibile che io abbia letto queste poche pagine non con la giusta chiave ….. se qualcuno di voi ha voglia di aiutarmi, i consigli di approfondimento sono ben accetti.

venerdì 9 ottobre 2015

Un libro, un piacere! Ciclo di letture Furiose a Giaveno in arrivo

LoreGasp

Si avvicina il momento in cui Il Furore Di Aver Libri, rappresentato da due delle sue Lettrici Furiose, potrà espandersi nella Valle di Susa con il ciclo di letture Un libro, un piacere, a partire da mercoledì 14 ottobre 2015, presso l’associazione culturale Il Piacere di Creare, in via  M. Ausiliatrice, 40 a Giaveno.
Ricordo che la prima autrice che leggerà con noi è Valeria Amerano, e i suoi libri.

Prenotare al numero 339/3277400 è sempre importante per trovare posto in sala. Qui di seguito, ricordo gli orari dei prossimi appuntamenti.

Scaldiamo i libri, e…condividiamo insieme il piacere!

MERCOLEDI 14/10  ore 20,30          TEMA: VALERIA AMERANO “I SUOI LIBRI E I SUOI AUTORI PREFERITI”
La scrittrice Valeria Amerano con il supporto di Loredana Gasparri ci condurrà, prendendoci per mano nella conoscenza dei suoi libri, di chi sono stati i suoi maestri e le sue muse ispiratrici

MERCOLEDI 18/11 ore 20,30           TEMA: ANGELI
Loredana Gasparri con Annamaria Castagneri ci condurranno attraverso il mondo degli Angeli con tutti i libri scoperti e letti sul tema.

MERCOLEDI 16/12 ore 20,30                       TEMA: NATALE


Loredana Gasparri, Simona Coppero, Simona Barone, Luisa Carda ci condurranno nella magica atmosfera natalizia con libri a tema e manufatti per l’occasione.

mercoledì 7 ottobre 2015

Leggere ... volare ... vivere!#4 - Il libro dei ricordi perduti

SimoCoppero

Ho preso in mano il libro, ho osservato la copertina e siamo subito entrati in sintonia. Il titolo parla di    “libro”, sulla copertina sono raffigurati libri … è mio! Non posso non leggerlo!
Bello, simpatico, scorrevole, un buon libro per la compagnia di qualche ora, tanto di più non dura!
Se poi si è innamorati delle librerie e se piace aprire vecchi volumi alla ricerca di ricordi lasciati tra le pagine, è un libro che fa per voi. Una commedia da assaporare in tutte le sue sfaccettature.
Percorrendo le pagine, non ho solo letto, ci ho camminato dentro, ho sentito il profumo dei libri vecchi, l’ho proprio vissuto come se fossi io la protagonista.
Non è il classico libro da spiaggia, ma una buona compagnia per le prossime giornate autunnali sul divano davanti al camino.
Roberta, protagonista principale, lavora in una libreria e colleziona tutte le lettere e le cartoline che vengono abbandonate nei libri di seconda mano. Proprio con il ritrovamento di una lettera di suo nonno, dovrà cercare di capire cosa è successo nel passato della sua famiglia e dare così un senso e delle risposte anche alla sua vita.
Scritto su due piani temporali (le giornate di Roberta e quelle dei nonni in gioventù), il racconto risulta ben distribuito, mai laborioso, ma composto per ravvivare la curiosità del lettore.

Prendetelo tra le mani e già dalle prime righe sarete catapultati in un nuovo meraviglioso viaggio.

martedì 6 ottobre 2015

La mappa del destino - Guest Post#38

SimoCoppero

Torna a trovarci la nostra amica Cristina, leggiamola:

Devo ammettere che Glenn Cooper l'ho conosciuto con la trilogia della Biblioteca, ho adorato questo scrittore e ho voluto comprare tutte le sue opere ad occhi chiusi. Ho letto "Il marchio del diavolo"  che può essere un buon libro da sotto l'ombrellone e infine questo :"La mappa del destino ". Maaaa no, questo proprio non mi è piaciuto. 
A partire dal titolo che è ingannevole: non c'è nessuna mappa,  sarebbe stato meglio lasciare il titolo originale (La decima stanza) più indicato è attinente alla trama. 
Per darvi un'idea del romanzo..
[... Per 700 anni è rimasto nascosto in un muro dell'abbazia .  Poi una scintilla ha scatenato un incendio e il muro è crollato. Stupito l'abate Menaud sfoglia quel volume impreziosito da disegni di animali e di piante. È scritto in codice,  ma le prime parole sono in latino:"Io Barthomieu,  Monaco dell'abbazia di Ruac,  ho 220 anni e questa è la mia storia".]. 
La storia ruota sostanzialmente su un gruppo di ricercatori che scopre per caso un'antica grotta preistorica  incastrata tra i monti francesi nei pressi di Ruac ; al suo interno splendidi dipinti rupestri, disegnati come fossero tridimensionali, tanto  da sembrare reali! Contemporaneamente un'altra scoperta :un antico manoscritto custodito dentro un muro. Da qui, una serie di tragici avvenimenti che fanno insospettire Luc Simard, l'archeologo che segue gli studi sul sito ritrovato. Qualcosa non quadra.. Tutte queste morti "accidentali" e questo manoscritto che al suo interno ha delle password da decodificare. Inizia per Luc un lungo viaggio alla scoperta della verità che lo porterà a rischiare la vita pur di salvare l'umanità da una scoperta che potrebbe essere molto pericolosa!


Dunque : i feedback temporali non mi dispiacciono e Cooper è uno maestro in questo. Qui ci teletrasporta dalla Preistoria,  passando per il Medioevo,  i Templari,  fino ai giorni nostri, senza alcuna difficoltà di orientamento! 
Il contenuto però resta un po'  deludente a parer mio,  ritroviamo persino l'infuso dell'eterna giovinezza,  storia già vista: la Francia, un villaggio e un infuso cotto in un pentolone .. Ho pensato un po'  al druido Panoramix dei fumetti di Asterix, che preparava, con erbe speciali,  pozioni in grado di dare forza sovrumana e curare tutti i mali!!!
Il finale un po' scontato che ti lascia l'amaro in bocca: diciamo che le ultime pagine sono davvero forzate e inutili.  Non so: credo che questo libro sia stato scritto quasi per forza,  di fretta,  quasi a dover arrivare alla fine il più presto possibile (esigenze editoriali magari?),  personaggi poco caratterizzati,  lettura in sé poco fluida,  tanto che ho avuto spesso la tentazione di mollare lì la lettura con un paio di sbuffi. 
Nonostante questo ho altri libri di Cooper che mi aspettano e continuerò a leggerli perché credo che questo scrittore, a parte questo "scivolone",  abbia sempre qualcosa di geniale nella sua scrittura. 
Quindi... Buone letture!!


Cristina Mazzuccato
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