venerdì 17 ottobre 2014

Adulterio - Guest Post#14

Prima di mettermi a tavolino per scrivere questa mia recensione, sono andata a “sbirciare” sul web le sensazioni che aleggiavano intorno a questo libro.
Ho trovato un po’ di tutto, a partire da un paragone con il famosissimo titolo "cinquanta sfumature di grigio" fino al più bel libro mai letto. Immagino ci sia anche qualcosa nel mezzo.
Premesso che anche io quando ho avuto in mano il libro del grande maestro, avevo aspettative molto alte e sono rimasta delusa.
Purtroppo non troviamo il Coelho dei primi libri da lui scritti. Un libro che non rileggerei e che non mi sento di suggerire ad altri, ma è in ogni caso un libro ben scritto.
Ambientato in Svizzera, Linda, la nostra protagonista, vive una vita agiata, famiglia felice, donna sposata, mamma, giornalista in carriera, non le manca proprio nulla, eppure un giorno qualcosa si spezza in questo meraviglioso quadro che compone la sua esistenza. Linda si trova a cercare fuori dal matrimonio, quel qualcosa che pensa le manchi e che in quel frangente non la rende serena e appagata.
Nella mia testa si sono formate più interpretazioni: Coelho vuole raccontare il malessere che attanaglia la società in cui viviamo? Non ci accontentiamo di nulla, non siamo felici di quello che abbiamo perché vorremmo sempre di più, oppure vuole raccontarci cosa è l’amore? L’amore da lui descritto in altri saggi aveva però sfumature assai diverse.
Ripenso alle pagine lette e la conclusione che ne traggo è: l’autore ha fatto una foto dell’epoca in cui viviamo e ha cercato di tradurre questa immagine in uno scritto; se così è, veramente ci è riuscito alla perfezione, senza la minima sbavatura. Obbiettivo centrato, se mi guardo intorno vedo esattamente quello che lui ha raccontato con un’unica variante: non sempre le protagoniste vivono in un mondo agiato, dove ogni capriccio diventa realtà.

Concordo con chi nei vari blog e recensioni ha scritto che titolo e copertina non sono azzeccati.

2 commenti:

  1. Sembra che Coelho, ultimamente, inanelli libri deludenti. Nel senso che pare aver perso qualcosa dei suoi primi scritti, e che ora i suoi libri finiscano per irritare, più che arricchire, il lettore. Io sono rimasta parzialmente delusa da Aleph. L'entusiasmo iniziale, ed era tanto visto che aveva toccato una serie di corde nascoste e dolenti, ha lasciato presto il posto ad un'ampia freddezza, come se assistessi da lontano agli eventi. Ora sono curiosa di vedere se questo si ripete anche con Adulterio...potrebbe voler dire che Coelho non è proprio più nelle mie corde.

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