Da qualche giorno, ho inaugurato su Facebook il nuovo
hashtag #svoltahorror; complici le
letture che ho portato a termine per il blog Sangue d’Inchiostro sul tema horror che
oggi, 31 ottobre, raggiunge il suo culmine con la notte di Halloween.
Se volete qualche consiglio di lettura per spaventarvi come si deve, stanotte e in questi prossimi giorni, cliccate su questo link: un gruppo di lettori appassionati, tra cui la Furiosa scrivente, ha selezionato una serie di autori ad hoc come Clive Barker, Chiara Palazzolo, Eraldo Baldini, Ray Bradbury, per aiutarvi nell’impresa.
Personalmente, sto portando avanti la conoscenza di Chiara Palazzolo, di cui ho cantato e tessuto le lodi in lungo e in largo nei social, poiché il suo stile così vivo e così suo mi riempie la testa e gli occhi. Poche volte mi sono emozionata per un italiano scritto come il suo, dopo quello di Corrado Augias. Su Eclettica, nel numero appena uscito, ho parlato di Stephen King, del re dell’horror, e di uno dei suoi primi romanzi, Carrie. E’ stato con lui il mio primo approccio all’horror, con il suo Shining, almeno una trentina d’anni fa. Prima di quel momento, giravo accuratamente al largo da qualsiasi cosa fosse tinta di nero, ambientata di notte, e con un sottofondo di ululati, soprattutto in ambito cinematografico.
Se volete qualche consiglio di lettura per spaventarvi come si deve, stanotte e in questi prossimi giorni, cliccate su questo link: un gruppo di lettori appassionati, tra cui la Furiosa scrivente, ha selezionato una serie di autori ad hoc come Clive Barker, Chiara Palazzolo, Eraldo Baldini, Ray Bradbury, per aiutarvi nell’impresa.
Personalmente, sto portando avanti la conoscenza di Chiara Palazzolo, di cui ho cantato e tessuto le lodi in lungo e in largo nei social, poiché il suo stile così vivo e così suo mi riempie la testa e gli occhi. Poche volte mi sono emozionata per un italiano scritto come il suo, dopo quello di Corrado Augias. Su Eclettica, nel numero appena uscito, ho parlato di Stephen King, del re dell’horror, e di uno dei suoi primi romanzi, Carrie. E’ stato con lui il mio primo approccio all’horror, con il suo Shining, almeno una trentina d’anni fa. Prima di quel momento, giravo accuratamente al largo da qualsiasi cosa fosse tinta di nero, ambientata di notte, e con un sottofondo di ululati, soprattutto in ambito cinematografico.