giovedì 20 dicembre 2012

Il profumo dei libri – Un vero e proprio profumo.


Qualche post fa avevo parlato di una candela, dal nome importante di Bibliothèque, che riproduce il profumo della carta e dei libri, prodotta in Svezia. Ora, un accanito lettore e famosissimo stilista, Karl Lagerfeld, contribuisce alla creazione di questo prodotto piuttosto bizzarro, un profumo all’essenza di libro, di nome Paper Passion.
"The smell of a freshly printed book is the best smell in the world. Sono le parole dello stilista. Quasi in concomitanza con questa scoperta, ho anche imparato che lo stesso Lagerfeld è un accanito lettore e ha una bellissima biblioteca in casa. Possiamo dargli torto? Domanda retorica. Il profumo nasce proprio da una collaborazione tra Karl Lagerfeld (che si è occupato del cofanetto, a forma di libro), la casa editrice tedesca Steidl, che si occupa soprattutto di libri fotografici, e Geza Schoen, maestro profumiere tedesco piuttosto famoso per altre sue sperimentazioni. Perché creare un profumo che sa di libro? L’idea di base è quella di far rilassare e concentrare meglio il lettore che si spruzza qualche goccia di profumo e poi s’immerge nella lettura. Il libro goduto a tutto tondo, quindi: il tatto, con la morbidezza della copertina, il peso della rilegatura, gli occhi, lo spirito, l’intelletto, l’anima, con il contenuto, la fantasia, che spinge a vivere le parole della carta, e l’olfatto, che viene letteralmente circondato, dal profumo che sale dalle pagine e da quello che arriva da sé. Potrebbe essere una riedizione terrena del paradiso…il lettore viene letteralmente invaso dai libri!

giovedì 13 dicembre 2012

I pilastri della terra – La protagonista silenziosa


Tra i fili umani che s’intrecciano, e spesso s’ingarbugliano, si strappano l’un con l’altro, o si moltiplicano, c’è anche quello di Philip, priore di Kingsbridge. Quando compare sulla scena, è un giovane monaco gallese di un piccolo monastero poco distante da Kingsbridge dove poi andrà a stabilirsi per tutta la vita. Ha un fratello più giovane, anch’esso monaco, fatto di una stoffa ben diversa dalla sua. Mentre Philip ha Dio con sé, gli parla, lo cerca, mette in pratica i suoi insegnamenti per costruire valore, per aiutare gli altri e per portarli verso di Lui con il suo esempio, Francis incarna il lato temporale della Chiesa, quello più nascosto, che si occupa principalmente di giochi di potere. Nel corso del romanzo, Francis comparirà pochissime volte, mentre va a visitare il fratello tra una missione segreta e l’altra. È un personaggio elusivo, e compare molto poco. Lo spazio è tutto per Philip e la sua evoluzione. Pur non disponendo di scaltrezza e astuzia paragonabili a quelle di Waleran Bigod, il vescovo di Kingsbridge unicamente interessato a salire la scala gerarchica, Philip è un uomo determinato, dalle idee chiare e ben deciso ad ottenere ciò che vuole. Soprattutto perché quello che vuole non è denaro, potere o considerazione per sé, ma il benessere dell’intera comunità in cui si trova. E’ un uomo di fede che pone questo benessere, sia spirituale sia fisico, al di sopra del proprio e solo al di sotto della devozione per Dio. Non esita a fronteggiare vescovi maneggioni, nobili e nobilastri furbi e meschini (come la famiglia di William), e per quanto di modi umili, non indietreggia intimorito di fronte a Re Stefano (l’usurpatore) e nemmeno all’arcivescovo Henry, suo fratello, che in quel momento incarnavano i massimi poteri dell’Inghilterra feudale.

lunedì 10 dicembre 2012

I pilastri della terra – Fili umani.


Quando Ellen incontra Tom, se ne innamora, ma la sua natura libera e forte non cambia di una virgola. Ad un certo punto della storia, rendendosi conto che il suo uomo non ha la sua stessa forza di opporsi agli stereotipi sociali, lo abbandona portandosi via il figlio, pur soffrendo profondamente per lo strappo. E’ una donna di sentimenti e parole intensi, e nessun compromesso. Se la società si fa avanti per schiacciarla nelle sue caselle ipocrite (lei e Tom non sono sposati, e questo è un peccato mortale secondo un certo insegnamento), lei reagisce con fermezza e se ne allontana, anche sanguinante. L’abbandono sarà temporaneo…Tom riesce a capire che è molto più importante quella donna bella e bizzarramente forte per se stesso, di tutti i precetti di una Chiesa ipocrita e con lo sguardo rivolto al potere e al denaro.
Il filo della vita di Tom ed Ellen s’intreccia con altre vite che ruotano in quei pochi chilometri di Inghilterra feudale. C’è la giovane feudataria Aliena, quattordicenne bellissima, in boccio, e il suo fratellino minore, Richard. Sono entrambi figli di Bartholomew conte di Shiring, proprietario di un bel castello fortezza e di un villaggio annesso. La loro vita sembra al riparo da qualunque problema: la giovane Aliena è dotata di tutte le grazie, e non sembra essere altezzosa o sprezzante verso chi è meno fortunato di lei. E’ corteggiata, e volitiva quanto basta per essere riuscita a strappare al padre la promessa di sposare un uomo che le piace, piuttosto di un uomo che le porti in dote castelli e ricchezze. Questa sua volontà di indipendenza e di scelta, che l’avvicinano a Ellen, sarà la causa della perdita del suo status.
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