domenica 18 marzo 2012

Twilight – L’altro vampiro

Ed ecco la moda delle ultime stagioni. Come spesso accade, leggo i libri di moda diverso tempo prima che questi diventino tali (come Il Signore degli Anelli, Il mistero del Sacro Graal, ecc.), oppure diverso tempo dopo. Aspetto che le acque e la frenesia si calmino, e poi prendo in mano il libro. Soprattutto per vedere cosa scatena così tante passioni e consensi. Capitò nello stesso modo per Harry Potter: erano già usciti tre libri prima che un’amica me li sistemasse in mano e mi dicesse di leggerli. Non volevo saperne. Dopo averli letti sono andata a cercare e ad aspettare gli altri perché qualcosa aveva risposto positivamente in me al maghetto con la cicatrice.  Ho fatto la stessa cosa con Twilight, ma devo dire che finora non si è acceso un interesse viscerale. Io adoro le storie di vampiri. Da Bram Stoker in avanti, penso di aver letto una serie di romanzi ottocenteschi più o meno famosi (come quello del Dott. Polidori, che dovrebbe aver ispirato il cult Dracula, Carmilla di Le Fanu) sul tema, fino ad arrivare ai giorni nostri. Lestat, il vampiro dandy di Anne Rice, che conobbi prima al cinema nel viso emaciato di Tom Cruise, mi convinse subito a comprare il libro e a seguire la saga. Seguo anche un fumetto sui vampiri, Dampyr. Non ho ancora deciso se sono i vampiri ad attirarmi o chi li combatte. M’interessa scoprire il vampiro, ma poi, in realtà, parteggio per chi gli dà la caccia e lo uccide. Era affascinante Dracula…ma non poteva rivaleggiare con Van Helsing. Questo capita nei romanzi dove il vampiro è il male. In Twilight, non è così. Il vampiro non si nutre di sangue umano, non è crudele e non progetta lo sterminio dell’intera razza umana per prenderne il posto. Edward è un bel giovanotto americano, meravigliosamente bello (un po’ pallido…), studente modello, bel tenebroso (e qui non è solo un modo di dire), dai modi educati d’altri tempi (ed è proprio così, letteralmente). Vive in una piccola e quasi sempre piovosa cittadina americana, frequenta la scuola e cerca di integrarsi al meglio…questione che gli riesce un po’ difficile, essendo un’icona di bellezza virile difficile da ignorare. L’adorazione altrui, però, rimane rispettosa e limitata: il giovanotto appartiene ad un’altra razza (e non è nemmeno qui un modo di dire, poiché nessuno sa che è un vampiro), e nonostante i suoi modi amichevoli, questo si percepisce talmente bene, che il resto della cittadina si accontenta di adorarlo da lontano, consapevole di non esserne all’altezza.

11 commenti:

  1. Se vi state domandando se sono pagata da Loredana per commentare: NO (maligni!). Mi piace un blog che parla di libri e mi piace come ne parla lei. Il fatto che ci conosciamo da anni è (quasi) secondario. Un esempio: ho letto Harry Potter quando era appena uscito nel mondo il settimo ed una parente mi ha regalato i primi quattro (il figlio adolescente non ama leggere). Sms mio: ho 4 HP, che faccio? Comincio a leggere? Risposta di Loredana: SIIIIII’, è il nostro genere (ok se lo dici così, mi fido… e infatti aveva ragione). Unico neo: la zia ha dovuto rimediare e regalarmi anche gli altri, mai lasciare le cose a metà! Amo Bram Stoker, ho letto Carmilla, anche se lo ricordo più per il nome strano che per la trama, ed ogni tanto sbircio Dampyr (ammettiamolo: i libri ed i fumetti sono un capitale, bisogna fare una scelta e il parente con cui faccio “scambi” preferisce Dylan Dog). Differenza: ho “mollato” la Rice.
    E Twilight… boh, al momento è “in prestito”: non sono riuscita a leggerlo. Forse proprio il fatto che “era di moda” mi ha spinto ad accantonarlo. Un “vampiro - bravo - ragazzo”? Mah… forse il fascino del vampiro è nel suo “lato oscuro”. Cavolo, ora che mi ci fai pensare, hanno sviscerato il lato oscuro di tutti i super-eroi (da Superman a Batman e forse pure l’uomo ragno redivivo) ed ora mi ammorbidiscono il vampiro: non c’è più religione!
    Se vuoi ti presto un manga - 10 volumi, uno sforzo colossale per me che compro solo storie brevi - Vampire Princess Miyu!

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  2. Grazie, Marzia! :-) Per il commento e per il prossimo prestito della Principessa Vampiro...era uno dei manga che mi sarebbe piaciuto leggere.
    Pensando ai lati oscuri dei supereroi buoni, che sono emersi giustamente da sotto il tappeto dov'erano stati messi insieme alla polvere, lo stesso discorso puo' valere anche per quelli che sono sempre stati supereroi al negativo. Anche un vampiro ha superpoteri, è una creatura non umana, ma votata al male. In Twilight il vampiro è recuperato, ha un lato umano non completamente assorbito dalla sete demoniaca, ed è quello che lo spinge a cercare una soluzione alternativa al suo problema esistenziale. Invece di nutrirsi di umani, si nutre di animali, come fanno gli esseri umani da sempre. E difende una "debole" ragazza da un altro vampiro, che non ha nessuna intenzione di disonorare le vecchie tradizioni e rimane affezionato al vecchio nutrimento del sangue umano. Non ci avevo pensato, ma quello che dici, Marzia, ha un suo senso: così come Batman, Superman, l'Uomo Ragno hanno un lato oscuro con cui fare i conti, anche il vampiro ha un lato umano positivo non del tutto domato, che puo' dirigere i suoi impulsi in un'altra direzione da quella solita.

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  3. Scherzo: da quando in qua dico cose sensate?!? Torno seria (quando mai!) vista da questa prospettiva la faccenda assume un aspetto decisamente interessante. Il “riabilitare”, il dare un senso buono a qualcosa, vedere il “lato buono delle cose”… sì, direi che mi piace. Però siamo già noi “umani” così combattuti che rimpiango tanto quel Superman extraterrestre incapace di dire bugie! Aveva un che di “incontaminato”…
    vuoi dire che il vampiro ha preso il posto di Superman? Mi sa che appena finisco col drago, recupero il vampiro! Dimmi che il primo libro è in qualche modo autoconclusivo e non è assolutamente indispensabile leggere il resto, please.

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  4. Riabilitare e avere anche una visione completa, globale dei personaggi. Superman e Batman possono nutrire impulsi oscuri e lasciarsi prendere dalla rabbia, i vampiri possono provare pietà e anche invidia per le loro vittime. E' un modo di vedere le cose più completo, e fare di questi personaggi qualcosa di più vivo. La vita è un insieme di luci e ombre, e questa è la vera perfezione, e non l'assenza dell'una o dell'altra. Altrimenti, non è vita, ma carta, sogno, proiezione in un'altra dimensione.
    Non credo che il vampiro abbia preso il posto di Superman...e ho la sensazione che il romanzo Twilight non sia autoconclusivo. Per quanto si chiuda, fa capire bene che la storia continua, e allora tanto vale leggere anche gli altri...

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  5. La saga dei vampiri mi ha sempre affascinato. Il personaggio racchiude a mio avviso molte sfaccettature. E' un personaggio misterioso.

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  6. Il vampiro di per sé è parecchio affascinante, ed è uno dei protagonisti principali di una certa letteratura del periodo romantico, detta gotica, quella che andava ad esplorare le ombre e i lati bui e che era attratta dal male. Esiste una tradizione fiorentissima e molto antica sul vampiro in praticamente tutte le culture: un essere che si nutre di sangue umano, o di anime, dalla vecchia Europa all'Asia. Ed è un personaggio complesso, che ha il suo fascino. Per questo è difficile batterlo...

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  7. “Altrimenti non è vita, ma carta, sogno, proiezione…” Risposta esatta! A volte un libro può essere “solo” un attimo di evasione. Intrattenimento senza tanti “trip mentali”, come Tex che assesta qualche sonoro sganassone al bandito di turno e poi prende in giro Carson, l’amico di sempre… O Dylan Dog che suona quello straziante clarinetto (dev’essere proprio come la sottoscritta col traverso: da incubo!) col povero Groucho che sopporta, come se non bastassero i casi di cui si occupano! O un romanzo di Liala (eh sì, a volte “cado nel mieloso”). Sono d’accordo sull’insieme di luci ed ombre della vita, però a volte il bello dei libri è proprio il famoso “lieto fine”. Irreale, d’accordo. Ma puro e semplice relax.

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  8. Spesso sono “a scoppio ritardato”. Riguardo la figura tradizionale del vampiro - o dei “mostri” in genere - potrebbe essere un modo per “esorcizzare i nostri demoni interiori”, il famoso lato oscuro di cui abbiamo parlato. Riconosciamo qualcosa che esiste, magari “in nuce”, anche nel nostro inconscio o nella nostra umanità? Qualcosa che "l'eroe di turno" sconfigge...

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    1. ...sì, potrebbe anche essere questo. In fondo, vampiri, licantropi, mostri in genere portano alla luce quella parte oscura che sentiamo di avere ma che è ben sepolta e chiusa in una cantina sprangata nella nostra vita. Ma c'è e ogni tanto la sentiamo agitarsi e ruggire, spaventandoci, attirandoci o ripugnandoci. E' più facile proiettare quell'oscurità ringhiante al di fuori, nelle zanne di qualche mostro: ci serve anche a coltivare l'illusione che sia al di fuori di noi e che non sia mai appartenuta a noi. E in quel caso facciamo intervenire il nostro eroe di turno, che li affronta e, non senza fatica, li sbaraglia.

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  9. Ho preso l'abitudine di stamparmi i Suoi post e di rileggermi con calma. Riesco così ad avere una panoramica sui libri che non ho ancora letto. Mi piacciono anche i Suoi commenti. Il Suo modo di scrivere. Oggi è difficile trovare dei giovani che scrivono bene. Siamo molto abituati a parlare, scrivere è un'arte sempre più rara. La saluto cordialmente.

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    1. Le sue parole mi rendono davvero felice, e La ringrazio davvero per i Suoi commenti. M'incoraggiano a continuare così.
      Se devo dire la verità, non sono più tanto giovane...:-)

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